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Una delle caratteristiche migliori di Dejan Kulusevski è la duttilità. Lui non si fa problemi di ruolo, dove lo metti sta. Dal centrocampo in su può giocare ovunque. Ma davvero. Nella Primavera dell'Atalanta ha fatto la mezz'ala vincendo il premio come miglior giocatore della fase finale del campionato, a Parma ha giocato esterno a destra nel tridente di D'Aversa e con Pirlo ha fatto il trequartista, l'esterno di centrocampo e la seconda punta.

SPACCA-PARTITE - Ah sì, è un classe 2000. Margini di miglioramento enormi per un giocatore che già oggi sarebbe titolare in quasi tutte le squadre di Serie A. La Juventus punta molto su di lui e l'ha individuato come giocatore intorno al quale costruire la squadra del futuro, Pirlo stravede per lui e dall'inizio o a partita in corso non rinuncia mai al suo talento. Già, perché un'altra qualità del ragazzo è quella di spaccare in due le partite. Quando subentra è sempre una scheggia impazzita, in grado di cambiare la gara da un momento all'altro con una giocata decisiva.

IL RILANCIO - Gol o assist che sia, perché Kulu segna ma serve anche i compagni. Nella prima - mezza - stagione in bianconero finora ha totalizzato 4 gol e 3 passaggi decisivi in 22 partite. Dopo un avvio da urlo ha avuto una fase un po' così e così, normale per chi ha un solo anno di Serie A alle spalle ed è appena arrivato in uno dei club più importanti al mondo. Adesso per Kulu è arrivato il momento della svolta, dalla parte sua ha la fiducia di tutto l'ambiente Juve e del suo allenatore. E ora non vede l'ora di continuare a stupire.