TAGLIO STIPENDI - "È molto semplice. Il club comunica a me, a me e agli altri giocatori che a causa della pandemia il club soffrirà molto finanziariamente e in quella situazione il Barça è al di sopra di chiunque altro. Il Barça mi ha dato tutto, quindi mi metto a sua disposizione. Mi dicono che tutti i soldi a cui posso rinunciare quest'anno verranno raccolti in futuro. A titolo personale, ogni giocatore è libero di accettare volontariamente la proposta del club. Un'altra cosa è che ti costringono unilateralmente e che lo fanno con i modi in cui l'hanno fatto. Ecco, la verità è che non sono assolutamente d'accordo”.
MESSI - “Io, da presidente, mi sarei comportato in modo diverso. Ho chiesto a Messi di restare. Mi chiedo come sia possibile che il miglior calciatore della storia, di cui tutti noi abbiamo avuto la fortuna di godere debba mandare un burofax per farsi ascoltare. Per me è stato scioccante. Leo merita tutto. Il nuovo stadio dovrebbe avere il suo nome e poi quello dello sponsor. Dobbiamo avere cura delle figure come lui non screditarle”.
DAL TRIPLETE A ZERO - "Abbiamo toccato il cielo con il triplete del 2015 e da lì in poi il club è calato invece di crescere e quel trend è inappellabile. Abbiamo toccato il fondo con 2-8 e abbiamo dovuto resettare tutti per vedere cosa fosse meglio per il club".