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La continuità sta diventando uno dei marchi di fabbrica del Milan targato Stefano Pioli e nell'ambiente rossonero la parola scudetto non è più un tabù. L'allenatore, però, cerca di mantenere un profilo basso e in un'intervista al Giornale traccia uno scenario che secondo lui non è cambiato molto rispetto alle ultime stagioni: "Il panorama delle pretendenti non è cambiato, - ha detto - i candidati sono sempre cinque o sei. La Juventus tornerà presto sotto, l'Atalanta è abituata a partenze lente". E il Milan? Secondo Pioli "è molto cresciuto e può ancora migliorare, ma servirà continuità nei risultati, la qualità decisiva: non bastano - conclude - 18 mesi di prestazioni eccellenti".