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Stefano Pioli a Dazn nel postpartita di Juventus-Milan 1-1: "Siamo venuti qua per vincere, ma nei primi minuti abbiamo subìto una Juve più attenta e determinata. Poi nel secondo tempo sicuramente meglio noi, abbiamo fatto la partita che dovevamo e abbiamo avuto diverse occasioni. Non siamo riusciti a vincerla, ma è stata una prestazione positiva."

REBIC - "Gli do meriti tutti i giorni e in tutte le partite. Giocatore di grandissima intensità e qualità, abbina le due cose ed è molto importante anche perché gioca in tutti i ruoli. Ci sta dando una mano in una posizione in cui abbiamo fuori sia Ibra che Giroud. Deve continuare così perché ha le caratteristiche per rompere tutte le partite".

CENTRAVANTI ASSENTE - "Non è stata una performance inferiore rispetto alle precedenti gare. Oggi incontravamo un avversario che ha giocatori come Dybala, Morata, Bentancur, Locatelli, Cuadrado, Danilo, Alex Sandro, Bonucci, Chiellini... Abbiamo giocato un buon calcio, poi è chiaro che possiamo sempre migliorare e oggi abbiamo commesso molti errori, come l'ingenuità in occasione del gol di Morata che abbiamo preso in contropiede, in superiorità numerica nostra, da un calcio d'angolo per noi. Certo, i giocatori importanti quando non ci sono mancano sempre, ma non mancano mai a noi la voglia, le idee e lo spirito di squadra. Questo è l'importante, abbiamo cercato il risultato attraverso il gioco per tutto il match".

DIFFICOLTÀ TATTICHE - "La Juve ha lavorato molto bene sulla nostra catena di destra, con le azioni di Dybala e compagni, e doveva essere migliore la collaborazione tra Saelemaekers e Tomori, ma sono stati bravi loro a fare ottime cose nonostante il nostro pressing da cui soprattutto a inizio partita riuscivano a uscire, e saltando la nostra pressione poi potevano giocar bene."

FORZA MORALE - "L'anno scorso per vincere partite di questa difficoltà dovevamo sperare quasi in un miracolo, ora siamo consapevoli di poter fare risultato. Noi stasera, pur nelle difficoltà, abbiamo giocato e tirato in porta fino alla fine, e siamo stati coraggiosi accettando la parità numerica e stare alti, rischiando pure di perdere. Sottolineiamo un aspetto infine: abbiamo giocato come tempo effettivo 48 minuti, per forza poi fatichiamo in Europa. Lì si gioca di più, mentre da noi ci sono troppi tempi morti, per colpa nostra che protestiamo troppo e degli arbitri che parlano e fischiano troppo. Dovremmo alzare il tempo effettivo per rapportarci ad altri campionati e situazioni dove si fischia meno e c'è più intensità!"

MIGLIORAMENTI DEI GIOVANI - "Tutti i miei giocatori hanno mostrato voglia di superare i momenti di difficoltà, son ragazzi tenaci che lavorano tutta la settimana con dedizione e senso di appartenenza. Quando si fa così, i risultati sul campo arrivano. Poi ci sono avversari forti ma noi cerchiamo sempre di essere migliori".