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La ricerca della perfezione passa attraverso un continuo rinnovamento. La Juventus ne è consapevole ed ha sempre affidato la sua crescita a scelte ben ponderate, piccoli passi volti a consolidare quanto ottenuto e a salire gradino dopo gradino. Certamente, l’arrivo di Cristiano Ronaldo è stato qualcosa in più di uno step in avanti. Ha garantito una vera e propria accelerazione verso l’élite del calcio europeo. Ma le rivoluzioni non portano risultati solidi in un anno. Così, dopo l’estate folle di un anno fa, la Juve torna a ripensare alla sua politica di piccoli (e grandi) passi, con un nuovo top player in cima alla lista degli acquisti: Paul Pogba. Ma con questa filosofia, bisogna anche prevedere alcuni addii. 

PAULO – Il bello del mercato sta nella sua incertezza. Basti vedere la situazione di Paulo Dybala, reduce da una stagione a dir poco deludente. Mai come in questa finestra di mercato l'argentino è sembrato vicino all’addio: colpa della collocazione in campo e del rapporto con Allegri, ma non solo, perché le prestazioni dell'ultimo anno hanno sollevato più di un dubbio anche ai piani alti della dirigenza. Così, se Pavel Nedved rimane uno dei primi estimatori della Joya e preferirebbe puntarci ancora, un'offerta adeguata potrebbe aprire i cancelli della Continassa. Ed è inevitabile che, tra le eventuali contropartite gradite al Manchester United nella trattativa per Pogba, il nome di Dybala assuma un ruolo di primo piano.

ALEX Ma arrivare a Pogba senza cedere Dybala è, almeno in teoria, possibile. Pur con la consapevolezza di una valutazione monstre dei Red Devils - ben superiore ai 105 milioni investiti tre anni fa per riportarlo a Old Trafford - la Juve potrebbe sacrificare altri big per arrivare al "Polpo". Un altro dei giocatori finito a più riprese nel mirino dello United è ad esempio Alex Sandro, il cui rendimento altalenante ha alimentato le possibilità di una cessione nonostante il recente rinnovo contrattuale. In questo scenario si inserirebbe il ritorno di fiamma per Emerson Palmieri, che può seguire Maurizio Sarri sulla tratta Chelsea-Juve.

DOUGLAS – L’altro (ex?) top player sacrificabile è Douglas Costa. Il brasiliano è stato frenato dagli infortuni che nel 2019 ne hanno limitato fortemente il rendimento, ma non solo. Eccezion fatta per il palo colpito contro l’Ajax, l’ex Bayern Monaco è stato sostanzialmente impalpabile. Per di più, lo screzio con Di Francesco ed alcuni episodi extracalcistici hanno convinto la società a non considerare Costa fondamentale come in precedenza. Anche lui, come il connazionale Alex Sandro, ha visto crollare la propria valutazione sul mercato: eppure, sacrificare entrambi sull'altare del "Pogback" potrebbe essere il modo per realizzare il grande sogno dell’estate bianconera.