SUI CAMBIAMENTI - "Quando c’è un cambiamento e si costruisce qualcosa bisogna sempre metabolizzare il cambiamento. Siamo pronti a tutto, a lavorare sodo, a metterci in gioco. Per il momento va bene così, siamo contenti di quello che stiamo facendo".
CONVOCAZIONE LOCATELLI - "Siamo molto amici, ci diamo una mano dentro allo spogliatoio. Sta giocando a un livello molto alto, se la meritava anche prima la convocazione. Sono contento. Le cose non accadono mai per caso".
LEADER? - "Non mi piace autoreferenziarmi a leader, ma sono uno dei più grandi e ho avuto la possibilità di imparare tanto da grandissimi calciatori e uomini. Ho cercato di imparare il più possibile a livello umano e sono felice di quello che ho imparato. Adesso devo dare agli altri quello che ho imparato".
CONCORRENZA CON DI GREGORIO - "Nel calcio si gioca tanto ma se una squadra riesce ad avere una rosa altamente competitiva, con tutti i giocatori intercambiabili. Si deve andare verso un calcio dove un giocatore ne gioca 25 e un altro 35. Bisogna creare rose competitive ma penso che in ottica futura può essere un punto di vista ed è quello che sta facendo Thiago Motta. Si crea uno spirito competitivo buono che ti fa migliorare".
PENSA AD UN FUTURO DA DIRIGENTE? - "In questo momento no. Cerco di vivermi molto il presente, dove possiamo essere la versione migliore di noi stessi. Per il futuro non ci penso ancora ma ho tante passioni e cercherò di portarne una avanti. Amo giocare a calcio, competere e la sfida".