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    Perché Tudor può restare alla Juventus? I tre aspetti che stanno convincendo

    Perché Tudor può restare alla Juventus? I tre aspetti che stanno convincendo

    • Miriana Cardinale
    La Juventus al momento è pienamente in linea con l'obiettivo stagionale quarto posto che significa pass per la prossima Champions League. Grazie a chi però? Al nuovo tecnico Igor Tudor. Ricorderete tutti il crollo delle ultime due gare con Thiago Motta e i 7 goal subiti costati l'esonero all'allenatore italo brasiliano. A lui è subentrato il croato Tudor, inizialmente con una sorta di ruolo di "traghettatore" fino al termine della stagione ma oggi potrebbe essere qualcosa in più.


    Tudor può restare? 


    Infatti in questo momento complici i risultati ma soprattutto quanto visto in campo alla Continassa sembrano tutti contenti della scelta e non va escluso che il tecnico resti anche oltre il Mondiale per Club e la fine del suo contratto prevista al termine della competizione. Ci sono tre aspetti che stanno convincendo tutti e che dimostrano perchè Tudor potrebbe restare a Torino.


    Perché Tudor può restare? 


    Infatti da subito il tecnico croato è riuscito a trasmettere quella juvenitnità che tanto mancava. Probabilmente l'ha trasmessa già con quel viaggio di 10 ore in automobile dalla sua Croazia diretto a Torino per arrivare a firmare il suo contratto a tempo decisamente determinato. 

    Inoltre, Tudor ha saputo in queste prime tre gare rigenerare giocatori che sembravano quasi persi. Su tutti Dusan Vlahovic autore di due assist nell'ultima gara e Teun Koopmeiners, per l'olandese un goal contro il Lecce ed un piano ad hoc studiato per recuperarlo e reintegrarlo. Oltre alla posizione in campo decisamente simile a quella occupata all'Atalanta che lo ha reso grande e decisivo. Insomma, mette tutti nelle migliori condizioni in modo che possano fornire un buon rendimento. Si pensi anche a Nico Gonzalez che una volta schierato a destra è diventato quasi un giocatore nuovo. 

    A questo si aggiunge il gioco proposto: verticale e decisamente intenso. Quello che la Juventus avrebbe sempre voluto vedere ma che mai è riuscita a mostrare sotto la guida di Thiago Motta. Un gioco cinico, concreto, funzionale. Quello che serve per portare a casa i risultati, che servono come il pane per agguantare quel pass Champions League che prima era stato decisamente in discussione. 



     



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