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Abbiamo già analizzato perché Nicolò Fagioli è fondamentale per questa Juve. E se per il classe 2001 si possono trarre conclusioni "nuove", con Adrien Rabiot il rischio è di ripetersi. Ma la colpa non è nostra ma "sua". Perché ogni settimana - o a dire il vero - tre giorni, continua ininterrottamente a padroneggiare, sembrando, spesso, il fuori quota che gioca con i "bambini".

"Rabiot ha sovrastato Barella", parole di Allegri, dette però non dopo le due gare di questo campionato ma in merito alla finale di Supercoppa persa più di un anno fa. Qualcuno ci aveva riso. Adesso sembra fin troppo banale dirlo. Era dai tempi di Mandzukic che il tecnico livornese non era così "innamorato" di un suo giocatore. Ma c'è di più nel Rabiot di oggi. Non si tratta solo di vincere i duelli con i rispettivi avversari. Si tratta di essere un punto di riferimento tecnico per i suoi compagni. La capacità di non perdere palla anche quando sembra allungarsela e di essere sempre più incisivo in zona gol.

All'andata contro l'Inter era stato Kostic a fornirgli il pallone dell'1-0; ieri ha ricambiato il regalo mettendo il serbo nelle condizioni migliori per trafiggere Onana. I numeri aumentano di settimana in settimana, siamo arrivati a quota 9 gol e 3 assist in stagione. Così come aumenta sempre di più il suo legame affettivo con il mondo Juve. Dai post social dopo qualche errore arbitrale all'esultanza di ieri sotto il settore ospiti a fine partita. Basterà per proseguire insieme l'avventura?

Di certo c'è che questi mesi sono bastati per ribaltare la storia tra Adrien e la Juve, che ha dimostrato di saper fare a meno anche di Di Maria. Sicuri che valga lo stesso discorso per Rabiot? A Torino sanno perfettamente quale siano le condizioni per il rinnovo di contratto. Un super ingaggio, anche superiore rispetto ai sette milioni che guadagna attualmente e un progetto importante che passa inevitabilmente dalla qualificazione in Champions League. Ecco, un motivo in più, per arrivare tra le prime quattro, perché sostituire questo Rabiot diventa impresa ardua.