SERVE ICARDI - Fa impressione, dopo aver analizzato questi numeri, analizzare il rendimento di Mauro Icardi. In una stagione tanto complicata, dal punto di vista emozionale e psicologico prima ancora che sul campo, l'argentino è riuscito comunque a segnare 17 gol in tutto tra campionato, Coppa Italia e Champions. Nulla a che vedere con i 29 del 2017/18 e con i 26 del 2016/17, ma praticamente da solo ha segnato quanto Dybala e Mandzukic messi insieme. L'occasione di portarlo a Torino, sfuggita la scorsa estate quando lo scambio con Gonzalo Higuain, oltre a un sostenuto conguaglio economico, pareva a un passo, è ancora più ghiotta nella prossima finestra di trattative. La frattura con l'Inter ha abbassato e non poco il prezzo di Icardi, valutato oggi intorno ai 70 milioni di euro. La contemporanea spinta verso la cessione di Beppe Marotta e Antonio Conte potrebbe ulteriormente favorire i bianconeri, cui però viene richiesto di inserire il cartellino di PauloDybala per chiudere la trattativa.
E CON SARRI... - Se possa essere o meno il caso di privarsi della Joya per arrivare a Icardi sarà una decisione tra le mani del nuovo allenatore, dopo l'addio di Massimiliano Allegri, che avrebbe senza dubbio approvato l'affare. Potrebbe farlo anche Maurizio Sarri, favorito tra i suoi possibili eredi. Il tecnico ha seguito l'argentino fin dai tempi di Napoli, quando lo ha identificato come il profilo ideale per sostituire Gonzalo Higuain nell'estate del 2016. Quella in cui il Pipita volò alla Juventus dopo dopo aver realizzato il pazzesco record di 36 gol in 35 presenze in Serie A. Proprio grazie a Sarri e al suo gioco, Icardi potrebbe seguire, o anche soltanto avvicinarsi, a quel rendimento incredibile. E Ronaldo, ne siamo certi, sarebbe entusiasta di avere al proprio fianco un finalizzatore come l'argentino.