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Simone Pepe, a Radio Serie A, ha parlato così del momento della Juve.

IL GOL DI KOOP - "Preso gol un po' da polli, schema visto e rivisto. Brava l'Atalanta a metterlo in atto, meno brava la Juve, che ha avuto una bella reazione e l'ha ripresa. L'Atalanta è una squadra dura per tutti. La Juve ha perso quella sicurezza difensiva che l'aveva contraddistinta". 

SU ALLEGRI - "Cos'è mancato in questi anni? Sono d'accordo sulla gestione di Allegri. Per quello che ha passato la Juve in questi anni, Allegri è stato l'allenatore giusto per superare certe cose. Ha dovuto far fronte a tante problematiche, senza mai lamentarsi quando mancano i giocatori. Dice tante volte: ne alleno 30, giocherà un altro. Non sono tutti così, anzi. Qualche allenatore tende a mettere le mani avanti. Sotto quel punto di vista è stato bravo. Alla Juve devi vincere, purtroppo e per fortuna per chi ha fatto parte di quel mondo... Lì sai che non c'è via d'uscita. O si vince, o si vince".

CICLO FINITO - "Andranno fatte delle valutazioni. Chi meglio di chi vive la Juve tutti i giorni. Noi vediamo tutti dalla tv, siamo 60 milioni di allenatori. Dietro ci sono altre situazioni, chi le ha vissute da dentro sa che sono diverse. La Juve deve prendere una decisione importante. L'ha presa già Allegri? Ci sta pure che l'abbia presa il mister. Non sapendo dall'interno, magari si sono già parlati e c'è già un percorso diverso. Sono valutazioni fatte, ma secondo me alla fine del campionato. Da qui ci sono ancora punti in palio e vediamo come si evolverà". 

-17 DALL'INTER - "Forse 17 sono tanti, ma l'Inter è superiore. Squadra internazionale, importante a livello fisico e tecnico. Ha una rosa più ampia delle altre. Sta dimostrando mantenendo questo ritmo. Può giocare senza Lautaro, ha Sanchez e Arnautovic. Dimarco out e gioca Carlos Augusto". 

CONTE - "Non so dove andrà. Tra Milan e Bayern Monaco secondo me. Conoscendo il mister, col Bayern che sta facendo fatica, problematiche... è pronto a rimettersi in gioco. In quelle situazioni rimette tutto così. Al Chelsea, alla Juve, ovunque sia andato. Dopo 10 anni alla Juve che non si vinceva, abbiamo vinto. Al Chelsea lo stesso. E' un maestro. Cerca dei progetti così perché sa valorizzare anche il giocatore in difficoltà".