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Fabio Pecchia, ex allenatore dell'Hellas Verona ed ex giocatore della Juve, è intervenuto a Tuttosport per commentare il campionato: "Madrid? Al Real o vinci o vinci. Il secondo posto non è contemplato. Se non vinci, navighi in acque agitate. Lo abbiamo vissuto anche noi e la situazione non era così dura. Colpa della perdita di Ronaldo? Avere o non avere Ronaldo in squadra sposta gli equilibri. E non è soltanto un aspetto tecnico, almeno non è solo quello. E’ un giocatore che aiuta il gruppo ad affrontare le pressioni, è un campione che ha un impatto determinante anche sotto il profilo psicologico: rende normale ciò che per chiunque è difficile, se non impossibile". 
 
SERIE A - "La squadra che mi piace seguire è l’Empoli. E’ interessante la volontà di proporre calcio sempre. I risultati e la classifica non sono ottime, ma la squadra di Andreazzoli è proprio bella da vedere. E se il gruppo mantiene la serenità giusta, in un ambiente che comunque non mette troppe pressioni, sono sicuro che arriveranno anche i risultati. Chi mi ha deluso? E’ presto per dare giudizi, qualche squadra in ritardo c’è, ma serve altro tempo per capire la situazione. Sono sicuro che l’Atalanta tornerà in alto e penso che anche il Torino farà un ottimo campionato. La Juve è straripante e sta tenendo un ritmo altissimo: questa è forse l’unica certezza". 
 
VAR - "Favorevolissimo. Ho vissuto il Var l’anno scorso con il Verona e ho riscontrato una maggiore serenità nell’affrontare episodi e problematiche. E’ uno strumento utile: è chiaro che si può migliorare e si deve regolamentare, ma si tratta di dettagli. Bisogna continuare: chi è addetto ai lavori sarà in grado di migliorare il sistema". 
 
GIOVANI - "Orgoglioso di chi? Kean ha giocato stabilmente in Serie A con noi. Se non si fosse fatto male avrebbe segnato molto di più. Poi abbiamo valorizzato giocatori come Fares e Valoti che ora sono in Serie A, oppure Bessa e Romulo. Ecco, Romulo: tanti dicevano di lasciar perdere, invece si è dimostrato un calciatore affidabile e importante anche in chiave promozione. Penso poi a Zuculini che è stato rivenduto al River Plate per 3 milioni ed era arrivato a poco: il ds (Filippo Fusco, ndr) aveva puntato forte su questi giocatori, poi c’è anche stato un grosso lavoro con lo staff sui giocatori che adesso valgono". 
 
KEAN - "Restare alla Juve una buona scelta? Non entro nel merito di una scelta che spetta a club, giocatore e agente. Può sfruttare l’occasione per imparare: quando di fianco ti trovi certi campioni tutti i giorni, puoi apprendere di più che giocando 90 minuti ogni partita. Si ritaglierà il suo spazio, ora è tutto nelle sue mani".