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Di gamba. E cioè di corsa. Dinamica. Senza troppi fronzoli ma con la palla che deve necessariamente girare. E girare velocemente. Maurizio Sarri ha alzato ancora la testa, in conferenza stampa, difendendo prima il popolo generale e particolare. Dalle botte sul Coronavirus ("In Italia fatti 3500 tamponi, in Francia solo 300..."), alle pratiche di campo. Ormai già sbrigate, ma sulle quali si abbottona come se sentisse tutto il vento freddo che spira su Lione.

LA SUA JUVE - S'è fatto Comandante, Maurizio. Con la C maiuscola non perché si tratti di antonomasia, ma perché con due o tre parole giuste si è ingigantito al cospetto dell'altezzose questioni francesi. Corona a parte, il sogno di Sarri è di superare senza avversità un turno che porta solo insidie e pressoché nulli benefici. Come arginare l'esuberanza del Lione? Correndo più di loro. Andando appunto 'di gamba', epiteto che ripete volentieri per confermare un trend da rendere velocemente consuetudine: andar forte, specialmente di pensiero. In questo ragionamento a larghi orizzonti, cozza la scelta a centrocampo: Rabiot o Matuidi da affiancare a Pjanic e Bentancur? Vallo a capire. Pensando alla velocità fisica, al luogo in cui ci troviamo, opteremmo per Blaise.

LE SCELTE - Per il resto, formazione praticamente fatta, che non terrà conto di eventuali sorprese firmate Garcia. Davanti a Szczesny, torna De Ligt centrale con Chiellini preservato in vista dell'Inter. Bonucci capitano, destra a Danilo e Alex Sandro sul lato opposto. In mezzo, oltre al dubbio Matuidi-Rabiot, Pjanic e Bentancur (Ramsey parte dietro) e dare qualità e giropalla. Davanti zero dubbi: Higuain sta fuori, Dybala farà il centravanti. Cuadrado a dar fastidio sulla destra (Lione, che ricordi per il colombiano) e Cristiano Ronaldo. "E' in un momento fisico e mentale stratosferico", ha ghignato il mister in conferenza. Il fenomeno planetario sarà lì a fare ciò che gli riesce meglio: decidere.