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Uno psicologo alla Continassa. Si tratta di Giuseppe Vercelli, 52 anni, psicologo della Juve, ormai presenza quasi quotidiana. Professore all’Università di Torino, è responsabile dell’Area Psicologica della Juventus, con un ruolo chiave. Molti giocatori ne hanno uno personale, ma la pandemia e il lockdown nuovi problemi, che si hanno preso il posto delle solite difficoltà legate a prestazioni, motivazioni e obiettivi. 

Uno studio FIFPRO (in collaborazione con i centri medici dell’Università di Amsterdam) segnala che il numero di calciatori con sintomi come ansia e depressione è aumentato drasticamente con l'emergenza, lo stop e le misure di sicurezza. In particolare, è proprio la mancanza della solita routine degli allenamenti quotidiani («con tutti i benefici in termini di secrezioni neuro ormonali»), dei ritiri, dello spogliatoio e delle partite un motivo di sofferenza, come l’assenza del gruppo. Come scrive Tuttosport, i giocatori sono abituati alla condivisione con i compagni di squadra e l’aver dovuto restare chiusi in casa, in isolamento, per tanti mesi ha avuto un impatto negativo sull’umore e sulla tenuta mentale. C’è paura del contagio e c’è timore per il futuro, in molti casi subentra anche l’insonnia. E così il Vercelli ha fatto gli straordinari.

CHIELLINI - Giorgio Chiellini, rappresentante del Fifpro Global Player Council, ha dichiarato: "E’ molto importante che i giocatori di calcio, come le famiglie e le altre comunità, si prendano cura l’uno dell’altro, durante questo difficile periodo, rimanendo in contatto via telefono o con videochiamate: restate in contatto con i vostri compagni di squadra, soprattutto se pensate che possano essere depressi o in ansia. Manteniamo forte lo spirito di squadra anche quando non c’è il calcio giocato".