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Domani sarà di nuovo Udinese. Cinque mesi dopo la prima volta, che fu anche la prima stagionale, la Juventus torna ad affrontare i friulani, avversari da ricordare, anche e soprattutto per una delle sliding doors che quella gara ha dato alla stagione: non tanto o non solo per il netto 3-0 con cui si è aperto l'anno, ma anche e soprattutto perché quello è stato l’inizio della fine della stagione di Paul Pogba. Il 20 agosto scorso, infatti, il numero 10 bianconero viene convocato, anche se trascorre 90' in panchina, risultando però protagonista nel post gara, quando viene sorteggiato all’antidoping. L'11 settembre, venti giorni dopo, infatti, ecco la notizia inaspettata e sconvolgente: Pogba è positivo al testosterone e ai suoi metaboliti e sospeso in via cautelare per doping.

Da allora sono passati 175 giorni e la stagione di Pogba si è fermata ai 52' complessivi collezionati tra Bologna e Empoli. La Juventus, nel frattempo, si è compattata ed è diventata prima rivale dell’Inter per lo scudetto, ma senza il suo 10, la cui vita è cambiata: ora, infatti, attende solo la data della sua partita più importante: il processo presso il Tribunale nazionale antidoping, inizialmente fissato per il 18 gennaio, poi rinviato a dopo il 15 febbraio come chiesto dai legali del Polpo. Il fatto che a oggi non sia stata ancora calendarizzata la data della prima udienza fa supporre che i tempi potrebbero allungarsi ulteriormente. Lì, vorrà dimostrare tramite i suoi avvocati la non intenzionalità del giocatore nell’assunzione della sostanza dopante che, in quel caso, porterebbe al dimezzamento della pena. Un lungo percorso, tante giornate e mesi forzatamente lontano dalla Juventus, ma trascorsi in famiglia. La scorsa settimana è stato fotografato a San Siro accanto all’ex bianconero Lilian Thuram per il derby d’Italia, ma fino ad allora si era mostrato pochissimo in pubblico, anche perché per regolamento non può frequentare la Continassa, oltre agli allenamenti. Sui social si è visto a Parigi, a Dubai con Pjanic, ad Abu Dhabi con Evra e poco altro. Il resto? Allenamenti in casa con uno staff personale: palestra, piscina interna e un ampio giardino. Tutto in attesa del verdetto e dell’eventuale divorzio con il club, che non si è ancora interrotto. Solido anche il legame con gran parte della squadra, da Rabiot a Timothy Weah, con cui ha legato in estate, tanto che la scorsa settimana quando George Weah è stato in Italia, Pogba ha conosciuto anche l’ex Pallone d’Oro del Milan. E c'è anche un altro juventino che gli è stato accanto in questi mesi: il c.t. della Francia Didier Deschamps.