
Paratici chiama Suarez: liberato, ma il passaporto serve per gennaio
I PASSI - Non a caso lunedì scorso, racconta la Gazzetta dello Sport, la voce dei campioni d’Italia ha reso pubblico il passo indietro con il Barcellona, ma in privato i contatti con Suarez erano rimasti costanti: con fare ancora propositivo. Tanto più che giovedì il giocatore si è messo in volo per Perugia e ha sostenuto (brillantemente) l’esame di italiano, passaggio fondamentale per ottenere la nostra cittadinanza. Davanti ai professori dell’università umbra non è mancato il riferimento, col sorriso sulle labbra, alla Juventus, prova di un feeling più che evidente. La volontà era chiara, da tutte le parti, ma il problema del passaporto ha portato ad altri ragionamenti, frenando l'opportunità offerta da Koeman incredibilmente: Suarez sul mercato. Il giocatore dava per scontato di avere in fretta lo status di comunitario, la Juve ci sperava, ma niente da fare: le attese sono solitamente lunghissime e anche in questo caso non sarà fatto tutto in due giorni.
I RETROSCENA - Sempre secondo Gazzetta, Paratici ha voluto gestire all’insegna della trasparenza il bel rapporto nato in queste settimane con il Pistolero: le fonti vicine al giocatore - si legge - assicurano che il dialogo è stato all’insegna della cordialità. Anche perché l’accelerata per il nuovo passaporto gli porterà comunque dei benefici. Non ora, ma nel più prossimo dei futuri. L'affare con l'Atletico non decolla, vive il Barcellona da separato in casa e aspetta l'offerta giusta, con la Juve sempre in testa. Il 5 ottobre è una data troppo vicina per chiudere l'affare, ma l'accordo già raggiunto con i blaugrana e con il giocatore aiuta i bianconeri in vista del futuro. Questo congedo sincero, amaro ma pacifico può aprire nuove strade e non essere un addio, perché c'è sempre il mercato di gennaio...
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