IL PARADOSSO - L'arrivo di Timothy Weah, l'unica vera novità nel mercato estivo, il ritorno dal prestito di Andrea Cambiaso e la conferma di Samuel Iling Junior sembravano aver completato il reparto delle fasce. Weah avrebbe dovuto coprire la fascia destra in attesa del recupero di Mattia De Sciglio, con il possibile supporto di McKennie, che è sopravvissuto all'epurazione estiva dei giocatori in prestito (da Denis Zakaria ad Arthur, passando per Dejan Kulusevski) dopo vari tentativi di cessione. Cambiaso sarebbe stato la prima alternativa a Filip Kostic a sinistra, ma con la possibilità di giocare anche a destra, come aveva fatto in passato. Iling, il cui futuro era oggetto di speculazioni fino all'ultimo, era visto come una risorsa aggiuntiva nelle rotazioni, con la possibilità di emergere come una sorpresa, considerando la sua incisiva presenza in alcune occasioni nella stagione precedente. Allegri aveva persino testato Iling come mezzala durante il tour americano, ma questa sperimentazione è stata abbandonata successivamente.
ROTAZIONI - All'inizio della partita contro l'Udinese, Allegri ha schierato Weah e Cambiaso, con quest'ultimo che si è messo in evidenza grazie all'assist per il terzo gol, segnato da Adrien Rabiot. Entrambi gli esterni sono stati sostituiti durante la partita, rispettivamente da McKennie e Iling. Le rotazioni sulle fasce sono state una costante nelle prime sei partite della Juventus, sia per il notevole sforzo fisico richiesto da questo ruolo, sia perché le gerarchie non sono ancora chiare, dato che nessun giocatore ha mostrato prestazioni così convincenti da conquistare completamente la fascia di competenza. Così, finora, McKennie è stato il più impiegato, con sei presenze (quattro da titolare, sempre sostituito) e un totale di 354 minuti in campo. Weah, connazionale di McKennie, è stato regolarmente utilizzato ma ha giocato solo 186 minuti, partendo dall'inizio solo in due occasioni. Cambiaso ha accumulato cinque presenze, tre delle quali da titolare (e tre sostituzioni), totalizzando 258 minuti in campo, secondi solo a McKennie.