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Una campagnia per Paulo Dybala. L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport apre con l'argentino della Juventus in prima pagina. La Joya, scrive il giornale, "non può stare in panchina". Dybala non è titolare inamovibile nella Juve di Sarri. E' il primo per presenze totali ma solo decimo per minuti giocati. Ergo, non è uno degli intoccabili nella ciurma del tecnico toscano. Nonostante gol e giocate a ripetizione. "La Joya deve aspettare la quarta giornata per la prima da titolare - scrive la Rosea -, contro il Verona. Diventerà la routine: o uno o l’altro al fianco dell’intoccabile CR7 che, sostituito col Milan, scatena l’inferno. Si sono spartiti i minuti da buoni argentini: 1.207 Dybala in coppia col portoghese, 1.126 Higuain. Il tandem Joya (1)-CR7 (12) ha prodotto 13 gol, quello Pipita (3)-CR7 (6) invece 9. Tutti e tre insieme hanno giocato la miseria di 279 minuti , segnando comunque 5 gol: 3 Cristiano, 2 Dybala. I bambini al parco non avrebbero dubbi: tutti e tre insieme. Chi è più bravo, gioca. Ma da adulti si ha a che fare con concetti complessi come l’equilibrio".

NUMERI - "Più che riserva allora va considerato un titolare esterno. Il famoso «sesto uomo». Sarri ne ha sempre bisogno, ma per poco tempo: ecco la sintesi. Lo fa entrare e uscire, per le ragioni di equilibrio e per l’intangibilità di CR7. Giusto così? Guardiamo altri numeri. Nella Juve, Dybala è primo per dribbling, 45 (secondo Cristiano con 40) e occasioni create, 47, (secondo Cristiano con 37). E secondo per assist, 4 (primo Bentancur con 9); gol, 7 (primo Cristiano con 21); e tiri, 75 (primo Cristiano con 130)". Numeri da leader tecnico, sicuramente da titolare inamovibile ma alla ripresa, probabilmente, Dybala non lo sarà ancora. 

RONALDO - In questi mesi è cambiato anche il rapporto con Cristiano Ronaldo: "​prima era quasi di soggezione, perché il primo anno si è sentito oscurato dalla luce abbagliante del portoghese, ora è diventato di compartecipazione all’interno della coppia". Dybala ha accettato anche le panchine di Sarri, è più consapevole del suo ruolo all'interno dello spogliatoio, prima di tutto dicendo no alle proposte di trasferimento all'estero la scorsa estate. Le vive come uno stimolo, non come una sfida personale come invece avveniva con Allegri in panchina. Sì, anche Dybala è cambiato ma deve essere un titolare fisso.