Fa un certo effetto sentire Capello affermare che, pur con gli anni e gli acciacchi, è il migliore difensore di nazionalità italiana e che Mancini prega per averlo in squadra, in occasione delle qualificazioni all’ ultimo minuto per i mondiali. Il paradosso, nella Juventus e nella Nazionale, sta qui: non ci sono Acerbi, Romagnoli, Bonucci, Bastoni, De Ligt che tengano. Giorgio è il migliore e gli altri con lui migliorano. L’aver sempre offerto le maggiori garanzie, invecchiare e migliorare crea appunto un paradosso. Quello di fare sempre ricorso a lui, fra un infortunio e l’altro e di non riuscire a trovare un degno sostituto.
Chiellini dovrebbe essere un rimedio e un lusso, invece è la necessità che, nell’ immediato, “risolve - appunto - i problemi” e permette di non pensare all’incombente futuro. Delle due (Nazionale e Juventus) è la prima a star peggio, i bianconeri possono virare su uno straniero e hanno anche una tentazione o un opportunità. Quella di mettere sul piatto un “pezzo” da 120 milioni o giù di lì, De Ligt. Buon giocatore, ottima persona, grande fisico, ma che - diciamo la verità - non ha incantato. Con la sua cessione, con l’innesto di Gatti (un giocatore su cui pare giusto scommettere) si potrebbero avere le risorse per ridisegnare l’intera difesa, rafforzandola. L’intera difesa e qualcosa in più, magari a centrocampo.
Sì, sarebbe un dispiacere, ci siamo affezionati a questo ragazzone dalle grandi doti atletiche e caratteriali, capace anche di ottime prestazioni, ma su Chiellini in campo verosimilmente l’anno prossimo non si potrà più contare, Bonucci va a corrente alternata, Rugani resta una speranza e Gatti deve ancora esordire in A. Per non parlare del problema terzino sinistro o destro, visto che De Sciglio sta facendo un ottimo Campionato soprattutto a sinistra. Sì, l’addio a De Ligt è una tentazione.