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Raffaele Palladino, ex Juve, ha parlato a Calciomercato.com.

SPOGLIATOIO - "E' stato un anno fondamentale quello per me. Ho condiviso lo spogliatoio con grandi campioni e leader di cui Buffon e Nedved, senza dimenticare Camoranesi e Trezeguet. Uno di questi era anche il capitano Del Piero: leader silenzioso, nello spogliatoio non era di tante parole ma quando parlava si faceva rispettare. Era un grande professionista, grande lavoratore, voleva sempre vincere. Quando entrava in campo ti dava questa sensazione, anche nelle partitine degli allenamenti, di avere una mentalità vincente".

LITIGIO - "Si, chiariamola (ride ndr). A distanza di dodici anni ancora me lo chiedono. Tuttora sono grande amico di Alessandro, ci scriviamo messaggi e ci sentiamo per telefono. All'epoca successe che quella contro il Palermo era una partita abbastanza importante per noi e Ranieri non fece giocare nessuno dei due. Fece giocare in attacco Trezeguet-Iaquinta, ti lascio immaginare quanto potesse essere anche un po' nervoso. Entrammo tutti e due quando ormai vincevano per 3-0. Ci fu un'azione di contropiede, io non gli passai il pallone ma la diedi a Marchionni che poi crossò per Del Piero. Alex non si era arrabbiato nel vero senso della parola, c'è stato un battibecco dove io, lì per lì, gli ho provato a spiegare la cosa. I giornali l'hanno pompata, strumentalizzata perché Del Piero faceva sempre notizia. Nello spogliatoio ci siamo chiariti ed è finita lì. Abbiamo chiarito una volta per tutte (ride ndr)".