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L'ordine giudiziario dal Consiglio superiore della magistratura ha radiato Luca Palamara per le "manovre occulte" sulle nomine delle Procure di Roma e Perugia. L'ex pubblico ministero che indagò su Calciopoli non si arrende: "Porto e porterò sempre la toga nel cuore. Sono consapevole che pago io per tutti. Ricorrerò alle Sezioni Unite della Cassazione e, se ci sarà bisogno, anche alla Corte dei Diritti dell’Uomo. 23 anni di carriera non possono essere distrutti per una cena, nella quale non è stata alterata alcuna nomina. Ne ho fatte tante altre di cene non captate dal trojan. Con altri politici. Non solo Lotti e non solo del Pd. Mi metto a disposizione per chiarire un sistema che da 40 anni domina la magistratura".