1 OSIMHEN - La squalifica del centravanti è stata ridotta a una giornata, contro la Juve sarà in campo. Al di là del giudizio sulla decisione della Corte d’appello (a nostro avviso l’espulsione del nigeriano contro il Venezia non era così evidente, ma una volta preso quel provvedimento in campo è molto discutibile che gli sia stato imposto solo un turno di stop), la presenza di un calciatore come lui contro la Juve può essere determinante. Ci aspettiamo che Allegri in difesa si possa anche schierare a tre, ma Osimhen rappresenta comunque un valore aggiunto importantissimo per il Napoli.
2 SUDAMERICANI - La Juve ne ha cinque impegnati nelle qualificazioni mondiali, più di tutti. Rientreranno venerdì sera in Europa, Allegri dovrà decidere se farli arrivare comunque a Napoli quando mancheranno una ventina di ore alla partita (si gioca sabato alle 18) oppure lasciarli a Torino affinché preparino gli eventi successivi. L’unico che sembra sicuro di essere al San Paolo, magari in panchina, è Cuadrado, il quale farà il viaggio di ritorno dalla Colombia con il connazionale Ospina, il cui ritorno è fondamentale per il Napoli a causa dell’infortunio di Meret. Potrebbero invece essere esentati dalla trasferta Dybala, Bentancur, Danilo e Alex Sandro. Cinque sudamericani a uno: anche in questo la Juve parte male. In più c’è il caso McKennie, fatto fuori dalla nazionale Usa per i suoi comportamenti. 3 TIFOSI - Quelli del Napoli non vedono l’ora di rivivere allo stadio Maradona una grande partita, i bianconeri invece non potranno esserci a meno che non abbiano la tessera del tifoso. Ora che la gente è tornata sugli spalti, è in grado di incidere nella testa dei calciatori. E la gara contro la Juve, per gli azzurri, ha certamente una sapore speciale.
@steagresti