La Juve batte il Milan sugli episodi, lo batte aggiudicandosi un match che ha un sapore diverso. Solo una volta nelle cinque gare precedenti a San Siro, infatti, i bianconeri avevano vinto contro i rossoneri, un 1-3 del gennaio 2021, perdendo due volte e pareggiando due. E allargando il discorso, comprendendo sia Milano che Torino, si "scopre" che la Juve aveva vinto una sola volta nelle ultime nove e non aveva mai segnato nelle ultime tre. Insomma, non proprio dati qualsiasi, anzi.
E ancora. In campionato è a quota 20 punti, miglior partenza da... dall'ultimo scudetto vinto, con Sarri, quando furono 23. Mentre l'ultimo Allegri del primo ciclo ne fece 25. Non male. Un ultimo dato, poi, arriva dagli scontri diretti: in stagione la squadra di Allegri ha perso punti contro Bologna (pareggio) e Sassuolo (sconfitta), ma nei tre scontri diretti affrontati fin qui è uscita con un bilancio più che positivo: 7 punti contro Lazio, Atalanta e Milan. Anche qui, un inizio in controtendenza rispetto al recente passato, quando il nodo scontri diretti era venuto alla luce: lo scorso anno, infatti, la Juve perse due volte con il Milan, due volte con il Napoli, una con Roma (anche un pari), Lazio e Atalanta, vincendo due su due solo contro l'Inter.
Siamo solo all'inizio, nemmeno a un quarto del cammino, ma qualche dato aiuta ad inquadrare questa squadra, se poi ci si aggiungono sensazioni ed emozioni, ecco che il senso di queste vittorie si fa ancora più grande. E così la Juve può sognare oltre l'obiettivo dichiarato, ribadito, stra-stra-stra-ripetuto. Non sarà una vittoria-scudetto, ma è una vittoria di una squadra che può almeno permettersi di sognarlo... e di provare a prenderlo.