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Mancano 97 giorni alla scadenza del contratto, alla fine della sua storia con la Juventus. Paulo Dybala ha un futuro ancora da decifrare ma la certezza che non sarà in bianconero. Oggi sarà di ritorno alla Continassa per la ripresa degli allenamenti nel pomeriggio, dopo due giorni fuori Torino e uno tsunami che lo ha investito in questi giorni. Proprio non se l'aspettava, eppure... è finita così. Mancano quindi nove, dieci con la Coppa Italia, partite alla fine della sua avventura e resta da capire quale parte avrà Dybala in questo finale di stagione. Tanto, quasi tutto, dipenderà dal tecnico con cui ha condiviso cinque delle sette stagioni alla Juventus e con cui oggi andrà in scena il primo confronto dopo l’annuncio dell’addio. Una situazione insolita e non semplice da gestire, in cui servirà tutta la bravura del tecnico, sottolinea la Gazzetta.

IL DUBBIO - Il grande dubbio di Dybala - si legge - "riguarda quanto giocherà in questi ultimi due mesi: vista la situazione s’aspetta che possa finire più spesso in panchina, ma il suo atteggiamento non cambierà: testa alta e sorrisi, quello che è successo ormai appartiene al passato, lui vuole solo mettersi questo periodo complicato alle spalle e pensare solo a divertirsi. Paulo è sempre stato il bello del calcio, un ragazzo innamorato del pallone capace di emozionare chi lo guarda con un guizzo, un’invenzione. Il legame con i tifosi resta forte e anche per questo vuole dirgli addio nel modo migliore, ma soprattutto è un professionista e darà il massimo in ogni occasione che gli verrà concessa, anche per mettersi in vetrina".

GLI EX - In questi giorni ha apprezzato i messaggi dei compagni, tra sostegno e incredulità per ciò è successo, e anche degli ex: da Pogba a Pjanic fino a Matuidi, in tantissimi si sono fatti sentire. A partire dall'Inter. Allegri e Dybala si vedranno dopo ll’abbraccio post gol alla Salernitana di Paulo ed è probabile che si parleranno a quattr’occhi: Dybala non è uno come gli altri, soprattutto per Allegri, che non vuole sicuramente metterlo da parte. E sarebbe controproducente anche per lo stesso numero 10, che punta alle ultime 9 o 10 da vero 10, anche per acuire rimpianti e mettersi in vetrina.