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Sono passati tre giorni dalla vittoria della Juventus contro il Bologna. Tre giorni di polemiche, sospetti, moviole e replay. La polemica è tutta incentrata sull'episodio dell'ultimo minuto, nel quale Matthijs De Ligt tocca il pallone con il gomito in area e l'arbitro Irrati lascia proseguire per involontarietà nell'azione. Regolamento applicato alla lettera, nulla da aggiungere. Oggi, invece, il Corriere dello Sport riaccende i riflettori sull'episodio confrontandolo con altri due precedenti: "Due pesi e due misure" scrivono. 

GLI ALTRI EPISODI - Ancora, di nuovo. Stesso episodio, nuove polemiche. Oggi la Juve gioca in Champions contro la Lokomotiv ma si continua a guardare indietro, e a un episodio che è stato già chiarito più e più volte negli ultimi giorni. Il quotidiano confronta l'episodio con quello della prima giornata in Fiorentina-Napoli, in cui Zielinski ha il braccio largo e viene fischiato il rigore e con il fallo di mano di Cerri in Cagliari-Brescia: pallone che sbatte sul braccio (largo) dell'attaccante, l'arbitro fischia e indica il dischetto. Poi ecco l'episodio di De Ligt con la svirgolata e col braccio sinistro.

VAR - Come se i rigori fischiati contro Napoli e Cagliari fossero colpa della Juventus. L'introduzione del Var doveva risolvere i dubbi ed eliminare le polemiche, ma dopo tre giorni da quel tocco di mano di De Ligt si parla ancora dell'episodio. Discussioni, dibattiti e polemiche. Tante, troppe.

Nicchi: 'De Ligt? Non è rigore, ma in molti non conoscono le regole'