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Oggi l'esame. Non c'è solo Luis Suarez alle prese con i test universitari (necessario nel suo caso per ottenere il passaporto italiano), ma anche Andrea Pirlo. Il tecnico della Juventus nella giornata odierna discute la tesi, depositata il primo settembre a Coverciano, per diventare ufficialmente allenatore: il suo relatore sarà Renzo Ulivieri, presidente dell’Assoallenatori e anima del Master, e questa discussione gli permetterà di cominciare la stagione con la sua Juve chiudendo il capitolo più importante. Lo stesso Ulivieri, a Tuttosport, ha raccontato: "E’ stato uno studente eccezionale. Sa molto di calcio, è uno scienziato del pallone. Bravo, attento, uno che seguiva. L’ho capito da come prendeva appunti. Se uno ne prende troppi significa che non fa distinzione fra cosa possa servirgli e cosa no. Se non ne prende è uno che segue poco. Pirlo annotava le cose giuste, le sceglieva con intelligenza". I principi del suo calcio - contenuti nella tesi - sono tutti da scoprire nelle prossime settimane, ma qualcosa già si è colto dalla prima (e unica) amichevole disputata ieri contro il Novara: possesso, dominio, riconquista e attacco. 

IL REGALO - Già, l'attacco. Pirlo si "laurea" allenatore e aspetta il regalo dalla Juventus, che corrisponde proprio a un nuovo numero 9, il fulcro del reparto offensivo. Dinamico, ma con gol nelle gambe, in grado di coesistere con il tanto talento che c'è lì davanti. Il tecnico l'ha chiesto anche ieri, senza mezzi termini, spiegando: "Sì, mi serve il prima possibile, però il mercato è lungo, durerà fino al 5 ottobre e c'è tempo per poter lavorare". Diretto, senza fronzoli, come fa chi sa ciò che vuole. Consapevole di dover vincere, ma con i mezzi giusti per farlo. Oggi l'esame, poi la ripresa, nella settimana che porta al campionato, ma che è anche quella decisiva per il suo regalo: il bomber.