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Massimiliano Allegri ha stupito ancora. Nell'ultima amichevole contro il Monza, l'allenatore della Juventus ha piazzato Aaron Ramsey regista. Come un mago che tira fuori il coniglio dal cilindro. Che sia un messaggio alla società, come a dire 'mi serve subito un giocatore in quel ruolo'? Possibile. Locatelli e Pjanic non aspettano altro. Intanto però Max lì in mezzo ci ha piazzato il gallese, ha fatto le prove generali della Juve che sarà e ne ha tirata fuori un'altra delle sue.

GLI ALTRI - Perché Allegri è un allenatore che prende, sposta, sperimenta, stravolge. E alla fine vince. Il primo giocatore al quale ha svoltato la carriera nella prima gestione alla Juve è stato il Tucu Pereyra, come racconta il Corriere dello Sport: l'aveva schierato trequartista nel 4-3-1-2 contro l'Olympiacos in Champions League. Era il 2014, ma tre anni dopo tocca a Mario Mandzukic: sei un attaccante? Bene, con me farai il terzino. Detto, fatto. Marione si toglie le vesti del centravanti e fa lo stesso lavoro di Samuel Eto'o nell'Inter del Triplete. Su e giù per la fascia, come se non ci fosse un domani. L'esperimento funziona, e Mandzukic, in quel 4-2-3-1 di Max, diventa insostituibile fino alla finale di Champions di Cardiff. Quel giorno c'era anche Dani Alves, che da terzino era diventato un esterno offensivo sulla fascia destra.

CUADRADO - E ancora; Juan Cuadrado. La duttilità in persona. Il colombiano può giocare ovunque, ma per davvero. Oggi per tutti è un terzino, ma il primo a metterlo in quel ruolo fu proprio Max (Inter-Juve, 2018: lì la prima volta). Lui che lo fece diventare anche esterno destro offensivo in un tridente d'attacco e addirittura lo provò mezz'ala. Ed Emre Can? Ve lo ricordate? Centrocampista naturale, Allegri lo sposta qualche metro più indietro in una delle partite più importanti: la rimonta contro l'Atletico Madrid con Ronaldo in copertina. Emre Can fa una gran partita da difensore nel 3-4-3 di Max. Con ringraziamenti da parte del Dortmund e del ct della Germania Low.