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Ronaldo non c'è, Messi sì. E il peso della Juve è tutto sulle spalle di... Paulo Dybala. Avrà Alvaro Morata come spalla di assoluto rilievo, ma l'argentino sogna una notte come quella di tre anni fa, in cui segnò una doppietta di fronte a Leo Messi e si prese la Juve. Allora non era un 10, ma vestiva il 21. Oggi ha una responsabilità in più in una notte che può far girare questo inizio di stagione molto storto. 

Nel 2017 visse la prima notte di giocatore fuori dal comune, al cospetto del suo idolo. "Impossibile mettere a confronto i due - scrive la Gazzetta dello Sport - Dybala è stato il primo a fuggire da un paragone pesante e troppo ingombrante. Eppure esiste un filo di continuità genetica che parte da Maradona, passa per Messi e arriva fino alla Joya bianconera: l’uno è la continuazione dell’altro. Nel dna di Paulo ci sono almeno 4-5 geni di Leo: l’argentinità, ma anche il genio, il dribbling e la fantasia. Tutto con le dovute proporzioni". Questa per Dybala è l’occasione per dimostrare chi è davvero.