A 60 anni - scrive il giornale in edicola oggi - non può cambiare, la Juve lo sa e se proprio fosse possibile, neanche ne avrebbe voglia: Maurizio Sarri si piace così. C'è però un problema: gli pesa maledettamente essere considerato il risolutore di problemi che non dovrebbero essere suoi, come quelli recenti in casa Juve. Lo ha fatto al Chelsea, con più di qualche scontro con la proprietà, e anche a Napoli di litigi con De Laurentiis ce ne sono stati, per ideali e modi di fare. Con i Blues si è lasciato proprio per questo motivo.
LE RICHIESTE - Agnelli e Paratici l'hanno scelto nonostante tutto questo, ma Sarri ha quattro richieste, già avanzate: autonomia nelle scelte; comprensione nell’innesto di un progetto tattico completamente diverso rispetto a quello del suo predecessore che ha vinto tutto; evitare la gestione delle situazioni più scabrose che prescindano dal campo; e, infine, non essere costretti ad impiegare giocatori per un contentino - casi Emre Can e Mandzukic -, ma impiegarli se sarà necessario, non per risarcimento morale. Un riconoscimento di limiti propri alla ricerca della miglior Juve.