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Aveva 9 anni quando Hans Nicolussi Caviglia è entrato a far parte del mondo Juve. Dopo 13 anni, finalmente ha raggiunto uno dei suoi principali obiettivi, ovvero far parte a tutti gli effetti della prima squadra bianconera. Non era scontato in estate nonostante le ottime impressioni che aveva fatto nel precampionato. Gli interessamenti da parte di altri club di Serie A non mancavano ma alla fine la dirigenza e Massimiliano Allegri hanno scelto di tenerlo, per la felicità dello stesso giocatore, pur consapevole che senza coppe europee, lo spazio sarà ridotto. 

IL PERCORSO - Il debutto con la Juve lo aveva già fatto nel 2019, poi gli anni in prestito caratterizzati dal grave infortunio che ha rischiato seriamente di farlo smettere. Hans però non ha mollato e dopo più di un anno ha ripreso il percorso. Due ottime esperienze, prima al SudTirol in Serie B e poi con la Salernitana lo hanno portato a dove è oggi. Hans è stato sempre di riferimento per i compagni, il capitano di quasi tutte le sue squadre. In Primavera, scrive Gazzetta.it,mister Baldini lo indicò il Cristiano Ronaldo del gruppo: per impegno, applicazione e volontà d’apprendimento.

PERCHE ALLEGRI LO HA VOLUTO - E nella scelta di Allegri c'è anche questo,  il forte senso di appartenenza del ragazzo nei confronti del club, in un momento in cui la Juve è alla ricerca proprio di questo fattore e un nuovo nucleo che possa riaprire un ciclo. "“Essendo qui dai Pulcini, dal 2008, questa qualità l’ho appresa nel tempo. Ho vissuto dei momenti di svolta della Juve: l’inaugurazione dello Stadium, Vinovo, Continassa, J-College, mi han fatto crescere dal lato umano e come calciatore. La Juve mi è sempre rimasta accanto", aveva raccontato qualche giorno fa sul canale Twitch del club bianconero. Hans è lì dove voleva essere da quando è entrato a Vinovo per la prima volta, aspettando il suo momento, anche in campo.