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Hans Nicolussi Caviglia, centrocampista di proprietà della Juve attualmente in prestito al Sudtirol in Serie B, ha parlato ai microfoni di DAZN.

JUVENTUS – "Per me la Juve è la mia esperienza fondativa. Sono arrivato in bianconero a otto anni e ho fatto tutta la trafila delle giovanili fino alla Primavera. Poi, grazie al progetto Under 23, nel 2018 ho avuto l’opportunità di giocare in Serie C e nel 2019 ho fatto metà stagione con la prima squadra esordendo con loro. La società mi ha accompagnato nel mio percorso da bambino a uomo, oltre che di giocatore".

DEBUTTO – "Un’emozione grandissima. Ho pensato solamente a stare nel gioco e a vivere il momento. Dopo la partita ho provato una grande emozione".

GIOCATORE PIÙ FORTE – Alla Juve sicuramente Cristiano Ronaldo. Ma anche Dybala, Cancelo e Chiellini. Ho imparato semplicemente nel vedere queste persone in allenamento, sono un consiglio vivente".

MIRETTI – "Ci sentiamo poco, però seguo molto e sono contento che stia giocando. Lui è più piccolo di me ma ci siamo sempre conosciuti e seguiti a vicenda. Non abbiamo mai avuto la possibilità di giocare insieme perché sono stato in prestito quando lui era in Primavera".

AMBIENTE JUVENTUS – "Sicuramente aiuta. Il fatto di allenarsi con questi campioni è un aiuto, si impara semplicemente guardandoli. Già nel periodo delle giovanili ci viene trasmessa la mentalità della Juventus, che è vincente e sempre basata sul lavoro. Già arrivi con un bagaglio e questa è una cosa in più".

ALLENATORE PIU’ IMPORTANTE – "Ho preso tanto da tutti, ne ho avuti molti bravi. Forse, però, quello che mi ha lasciato di più è stato Corrado Grabbi delle giovanili bianconere. Mi ha allenato per cinque anni ed è stato come un secondo papà, mi ha trasmesso tanto a livello umano. Tuttora lo chiamo sempre per avere qualche consiglio, abbiamo un rapporto diretto".