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Anche se in questo martedì 27 agosto i riflettori sono inevitabilmente accesi sul mercato, è ancora negli occhi di tutti la sontuosa prestazione di ieri sera - con tanto di goal - di Nicolò Savona. Il classe 2003, che poche settimane fa la Juventus ha blindato con un contratto fino al 2029 e la garanzia di un inserimento stabile in prima squadra, è stato schierato dal primo minuto nel match contro il Verona, a completare la linea difensiva a quattro al fianco di Gleison Bremer, Federico Gatti e Juan Cabal. La sua risposta non si è fatta attendere, anzi è forse andata oltre ogni aspettativa

Ne abbiamo parlato con Michele Puglisi, il suo agente.
 

Nicolò Savona, l'intervista all'agente Michele Puglisi


- Buongiorno Michele, ha avuto modo di parlare con Nicolò dopo la partita di ieri? 
Ero allo stadio, quindi sono riuscito a salutarlo dopo il fischio finale. Ci siamo scambiati un bell'abbraccio, che è valso più di mille parole. Eravamo tutti molto contenti, ma non poteva che essere così.

- Che cosa si aspetta Savona da questa stagione?
Non si aspetta nulla, pensa solo a lavorare e a farsi trovare pronto. Nicolò è in un grande club, ha la stima degli allenatori e della società, si è meritato tutto quello che ha raggiunto. Ora deve solo continuare così, con questa attitudine e voglia. Il resto viene da sé, come è successo finora.

- Il riferimento è anche al rinnovo appena firmato?
La scelta della dirigenza è stata un modo tangibile per dimostrare che la Juventus crede in lui. In sostanza è andato tutto come da programma, anzi forse anche meglio del previsto.

- Come vede Nicolò il "nuovo corso" bianconero?
Lui si trova all'interno di un grande cambiamento, lo vive come un sogno. Nicolò è juventino dentro, sente la Juventus addosso e ha ben chiaro quello che rappresenta. Essendoci cresciuto ha tutto per capire quali sono i valori di questo club. Ora è in un ambiente diverso, quello della Prima squadra, ma che in fondo conosce: è entusiasta di tutto, dell'allenatore, dello staff, dei compagni…

- A proposito, ieri sera c'è stato un bel siparietto con Dusan Vlahovic, che ha subito ammesso di non aver toccato il pallone dopo il tocco verso la porta di Nicolò, accertando dunque la paternità del goal… 
Mi sembra che i giocatori più "quotati" abbiano accolto benissimo i giovani, c'è grande feeling nella squadra. Ieri ho visto anche un bell'abbraccio di Danilo a Nicolò a fine partita, un gesto importante da capitano. Sono molto felice perché Savona è un ragazzo serio, perbene.

- Nel match contro il Verona è emersa bene anche la propensione offensiva di Savona, che negli scorsi anni era abituato a giocare più avanzato: pensa che questa caratteristica possa influire sul suo impiego in una Juventus sempre più ricca di soluzioni?
Adesso non si può parlare di concorrenza per un giovane come lui, è un concetto a cui non dobbiamo proprio pensare. Certamente Nicolò ha caratteristiche che si sposano bene con i concetti di Thiago Motta, che comunque lo conosce bene e saprà sfruttarlo al meglio. Si trova bene con un allenatore che ha queste idee di calcio, ma lui sta facendo le sue esperienze e la Juventus ha già giocatori importantissimi come Danilo, Gatti, Bremer, Cabal, Cambiaso, gente che sostanzialmente può fare tutti i ruoli. Ad ogni modo la stagione è lunga, le partite sono tante, quindi in alcuni momenti si prediligerà lui e in altri si cercheranno soluzioni diverse, come è giusto che sia. Per lui sarà importante solo farsi trovare pronto.



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