LA SQUADRA - Anche per questo, Allegri ha restituito il "favore" fattogli da Brambilla. Nella Next Gen, torneranno - e da titolari - Barrenechea, Iling e Soulé. I tre avranno il compito di portare qualità e soprattutto l'esperienza maturata a stretto contatto con i giovani. Dovranno, quindi, sostenere la squadra e darle imprevedibilità in fase offensiva. Da loro la Juve partirà per ribaltare il 2-1 dell'andata, potendo contare anche su giovani e giovanissimi prodigi. Su tutti, il centrale Dean Huijsen: 2005 appena, teoricamente sarebbe al primo anno di Primavera, e invece è uno dei perni fondamentali della seconda squadra bianconera. "Dean era pronto - ha raccontato ieri l'allenatore in conferenza stampa -, e si è dimostrato di valore". Alle sue spalle, il giovane Daffara (2004) sostituirà l'infortunato Crespi. Poi Riccio (capitano) e Poli, il veterano con i suoi 33 anni, guideranno proprio con Huijsen la difesa a 3. Che potrà contare anche sul rientro di Barbieri, largo a destra: smaltiti i guai muscolari, potrà magari rientrare anche nei pensieri di Allegri per la prima squadra.
IN RAMPA DI LANCIO - Verso la prima squadra corrono anche Sekulov e Da Graca: saranno due dei terminali offensivi della Next Gen di questa sera, pronti a sfruttare una nuova vetrina e una gara che accrescerà naturalmente esperienza e ambizioni. Lo stesso vale per Sersanti, che giocherà di fianco a Barrenechea: da rifinitore è passato a un ruolo di regia pura, provando a cambiare le sorti della squadra e della sua carriera. In rampa di lancio, tutti, per una notte che tanti di questi ragazzi difficilmente dimenticheranno. A Vicenza, Brambilla vuole raccogliere quanto seminato in una stagione bella, complicata, ancora realmente da comprendere fino in fondo. Davanti a sé, una bella occasione per tracciare un prima e un dopo.