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Nedved assente, 'dissidenti' in ritardo: dietro le quinte della conferenza di Allegri
LA SCELTA - Alla fine a decidere è stato Andrea Agnelli che "dopo aver ascoltato tutte le opinioni" ha deciso che la cosa migliore da fare era mettere fine all'esperienza di Allegri sulla panchina della Juve. Una scelta sofferta, la "più sofferta" della sua gestione, ha detto Agnelli. Eppure ci sono ancora dei punti interrogativi sui motivi reali dell'addio. Moitivi che, tra una battuta e l'altra né Allegri né Agnelli hanno voluto davvero svelare. Sono arrivate timide smentite sulle pesanti divergenze con Nedved che non era comunque presente alla conferenza stampa. Ufficialmente per un impegno in Repubblica Ceca. Di certo l'ex numero 11 bianconero giudica la squadra in maniera diversa da quello che faceva Allegri e la sua voce è stata una di quelle che più hanno spinto per l'immediata separazione da Max. Il tecnico ha comunque ringraziato sia lui che Paratici; lui sì presente in prima fila assieme al resto della squadra.
DISSIDENTI - E a proposito di segnali arrivati dalla sala stampa dello Stadium, ci sono anche quelli dei così detti 'dissidenti'. Il rapporto tra Allegri e i vari Cancelo, Dybala, Douglas Costa e Alex Sandro non era più idilliaco e casualmente i quattro sono arrivati in sala stampa con con qualche secondi di ritardo rispetto al gruppone principale. Assieme a loro anche Bentancur e Caceres. Tutti però si sono stretti attorno al loro emozionatissimo mister. Sia dal vivo che sui social. Praticamente tutti i calciatori bianconeri hanno ringraziato Allegri con un post dedicato su Instagram o sui vari altri social, nonostante tutto. Oggi è stata una giornata di segnali e mezze verità, domani la Juve festeggerà sul campo l'ottavo scudetto consecutivo e saluterà Allegri e Barzagli. Poi ci sarà da pensare al futuro. Bianconeri da una parte e Allegri dall'altra. Per la prima volta dopo cinque anni.
@lorebetto
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