
Da oggi 'nasce' la Juventus di Tudor
Nasce la Juventus di Tudor
Questo è il terzo giorno del tecnico croato da allenatore della Juve ma somiglia per molti aspetti al primo "vero" giorno. E anche il primo "vero" allenamento. Il perché è facile da capire. Lunedì c'erano solo pochi calciatori della prima squadra e molti giovani, ieri invece hanno anticipato il rientro nel giorno libero alcuni "big" come Federico Gatti, Nico Gonzalez e Dusan Vlahovic. Da oggi torneranno alla Continassa tutti i giocatori impegnati con le Nazionali. Quindi i due statunitensi, Mckennie e Weah, Koopmeiners, Kolo Muani e Yildiz. Tudor avrà la squadra al completo, al netto di coloro che sono indisponibili.
Insomma, da oggi, si fa la Juventus di Tudor, che magari durerà poco ma che ha un compito "storico". Qualificarsi o non qualificarsi alla prossima Champions League non cambia infatti solo le sorti del tecnico o magari di chi è adesso al "comando" sportivo dei bianconeri, ovvero Cristiano Giuntoli, ma può cambiare un pezzo del futuro prossimo del club, che a seconda del raggiungimento o meno dell'obiettivo, modificherà strategie dentro e fuori dal campo.
I colloqui individuali
Tudor continuerà a lavorare sull'aspetto mentale: completerà il giro di colloqui individuali con chi ancora deve "conoscere" e magari ne farà altri con chi ha già avuto modo di parlare. Ci si attende anche un nuovo discorso alla squadra dopo quello già fatto nei giorni scorsi. Adesso ci sono tutti e tutti hanno "bisogno" di sentire i concetti espressi dal tecnico, magari anche più forti di quelli già espressi.
Il lavoro di campo
Ma oltre a tutto questo, da oggi inizia in maniera concreta anche il lavoro tattico e la preparazione verso Juventus-Genoa, uno snodo già da non poter sbagliare per mettere ancora più in salita la corsa Champions e soprattutto per non iniziare con il piede sbagliato il corso con il nuovo allenatore. Perché Tudor non è solo un motivatore che può far capire cosa sia la Juventus. Il tecnico croato in carriera ha già mostrato di avere idee e spesso riuscirle a trasmettere. Un'identità insomma, cosa che è mancata alla Juventus di Thiago Motta e che invece non è mai mancata alle squadre del tecnico croato. Posizioni in campo, richieste specifiche, interpretazione della gara, dall'allenamento di oggi parte il lavoro di Tudor a 360 gradi.
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