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Giornalista, scrittore e noto tifoso della Juventus, Giampiero Mughini è intervenuto ai microfoni del Corriere dello Sport per commentare l'arrivo di Sarri in bianconero: "Tutto il bene possibile. Professionista e uomo di calcio di grande valore. Ironia? Ma niente affatto. Sarri tra l’altro ama il calcio forsennatamente. Quanto il Trap, quanto Conte, gente che sta profonda dentro la memoria della Juve". 

ANTI TRADIZIONE - «Arriverà con la sua idea di calcio offensivo. E non si sa bene che cosa significhi, calcio offensivo. Il Milan di Sacchi poteva usare quelle parole a buon diritto, con Van Basten e Rijkaard, Gullit, una mediana di ferro, Franchino Baresi, la difesa altissima, gli attaccanti in una botte di ferro. Quanto odio la retorica del calcio offensivo! Siamo l’Italia che nel 1982 e non solo in quel caso ha dato al mondo una lezione di calcio non offensivo». 

ALLA JUVE - "Voglio vederlo a dire a Cristiano Ronaldo di stare più in posizione, di fare un palleggio in meno. Ma anche a Mandzukic, che viene da dieci anni di calcio europeo ad alto livello. Mica penserà di replicare con la Juventus il gioco di scambi tra i tre tracagnotti che faceva a Napoli. Ecco, mi sono liberato». 

IL COLPO - «Se Agnelli me lo avesse chiesto gli avrei prestato i soldi per Guardiola. A un tasso d’interesse conveniente. Allo stesso modo, potrei permettermi di tirare fuori il denaro che serve per De Ligt. Ci avevo creduto? Mai. Mi chiedo soltanto se fosse proprio necessario aspettare un mese per annunciare Sarri in un club che in due ore aveva sostituito Conte con Allegri, scelta coraggiosa e lungimirante. Non è stata una cosa da Juve, dunque era normale farsi venire il pensiero che ci fosse qualche jolly nella manica». 

ASPETTATIVE - «Io non ho l’ossessione della Champions League. Quella la vinci quando Dio decide che devi vincerla e tutto ti gira bene. Stiamo a vedere. Peraltro trovo Sarri molto elegante quando indossa la tuta. Evitare? Sbaglierebbe, perché è il suo segno di distinzione. Nessuno sa portare la tuta come lui, l’ha resa un capo esclusivo. Come dicono nella moda è la donna che sta sul vestito, non viceversa. Voglio aggiungere solo che trovo infantile la reazione dei tifosi del Napoli. Sarri è un professionista che attraversa varie fasi lavorative. Allo stesso modo di Conte e Marotta, che hanno legittimamente portato all’Inter un bel pezzo di antica Juve».