FUTURO - "Non andrei in un club senza ambizioni. Ho già respinto un’offerta molto vantaggiosa dal punto di vista economico perché io amo il calcio ad alti livelli. Questo per me è il secondo elemento che cerco, il primo è l’empatia strutturale. Voglio lavorare con le persone che amo, con le persone con le quali sono felice e condivido le stesse idee. Non voglio essere in perenne conflitto con ciò che penso io e ciò che pensano gli altri".
INTER - "Se esiste veramente un club così? Questo è ciò che avevo all’Inter. Esistono club di questo tipo e questa è una cosa molto importante per avere successo. Durante la mia carriera ho lavorato in tutte le circostanze possibili e le situazioni che garantiscono maggior successo non sono legate alla struttura, ma all’empatia nella struttura".
AMBIZIONE - "Mi piacerebbe allenare in un club che non è pronto a vincere immediatamente trofei, ma che ha l’ambizione di andare a caccia di successi. La gente dice che si impara di più da una sconfitta e forse è vero, ma io sento che il mio habitat naturale è la vittoria. E’ la prima volta che non vinco nulla per 18 mesi, ci sono alcuni che non vincono per 18 anni. Adesso ho il tempo per riflettere ed essere pronto per il futuro".