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La sfida delle 18 tra Roma e Verona è stata una gara ricca di colpi di scena, sia per quello che è avvenuto all'interno del rettangolo verde, sia per quel che invece è accaduto all'esterno. Ma andiamo con ordine, gli scaligeri partono fortissimo e dopo soli 20 minuti si trovano a condurre per 2 reti a zero, grazie alle realizzazioni di Barak e Tameze che però, non basteranno a consegnare a Tudor i 3 punti. Nella ripresa infatti la musica cambia e le scelte di Josè Mourinho di inserire Volpato e Bove si rivelano più azzeccate che mai, perchè saranno proprio loro due a riportare tutto in equilibrio e a salvare la faccia all'allenatore portoghese dall'ennesima figuraccia. Faccia che però, è stata letteralmente persa dallo 'Special One' a pochi minuti dallo scadere, quando non contento per una decisione arbitrale inveisce contro il direttore di gara. 

IL GESTO E QUEL RIFERIMENTO A CALCIOPOLI - Reazione che gli costerà il cartellino rosso e a sventolarglielo è un arbitro che Mourinho conosce molto bene. Si tratta di Pairetto, quel Pairetto che al termine della gara contro il Bologna, fu preso di mira dall'ex allenatore dell'Inter, 'consigliando' a Zaniolo di andare a giocare all'estero. Non si sa cosa abbia detto precisamente nei suoi confronti ma quel che non è passato inosservato è stato il 'gesto del telefono', portandosi la mano a mo di cornetta vicino al suo orecchio destro. In tanti hanno provato ad ipotizzare a cosa facesse riferimento, ma la soluzione più logica è legata ai fatti di Calciopoli, quando il padre del direttore di gara, Pierluigi Pairetto, venne coinvolto nello scandalo del 2006.