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Da Mosca a Torino, viaggio di sola andata per Kirill Svishchev e la moglia Liza. Non oggi, ma sei anni fa: "Da quando nel 2013 ci siamo trasferiti in Italia - racconta Kirill a Tuttosport - allo stadio ho saltato solo Juve-Malmoe". Cuore che batte per la Juve, motivo per cui ha mollato tutto e si è trasferito in Italia: "Seguirò dal vivo il mio derby contro la Lokomotiv Mosca. Tanti amici ci hanno dato dei pazzi quando abbiamo lasciato il lavoro (all'antidoping di Mosca, ndr) e siamo partiti da Mosca per venire nella città della Juve dove non parlavamo la lingua e non conoscevamo nessuno, ma noi non ci siamo mai pentiti". Oggi Kirill gestisce un fast food a Torino insieme alla moglie: "In Italia si sta bene, Mosca era troppo grande e trafficata".

IDOLI E RICORDI - "Ho iniziato a tifare la Juve tra il 1999 e il 2000 grazie a Del Piero e Zidane. Ascoltavo le loro partite in radio e il lunedì compravo il giornale. Fin da piccolo ho tifato per i bianconeri, l'altro mio idolo è Pavel Nedved". La prima volta allo stadio non si scorda mai: "30 agosto 2009, Roma-Juve 1-3. E' stato il nostro primo viaggio in Italia, da quel giorno siamo diventati quasi pendolari. Ci siamo innamorati della città e abbiamo iniziato a fare le vacanze sotto la mole".

IL SUO DERBY - "Ho sempre sognato un sorteggio tra la Juve e una squadra di Mosca, il 6 novembre andrò sicuramente a vederla in Russia. Siamo superiori, dobbiamo cercare di vincere sia stasera che al ritorno, dove farà molto freddo. Ronaldo? Da quando c'è lui la Juve pè più famosa in tutto il mondo. Mi sarebbe piaciuto vedere Golovin in bianconero, ma ora il mio unico sogno è vincere la Champions".

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