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Meritava un'altra sorte, Alvaro Morata. Almeno per gli spagnoli e non di certo per gli italiani. L'attaccante della Juventus, autore dell'errore decisivo dal dischetto che ha di fatto spalancato l'opportunità della finale per Jorginho e tutti gli Azzurri, era stato l'eroe iberico fino a quel momento. Suo, il gol del pari a un'Italia bassa ma apparentemente impenetrabile. Sua, la storia più bella. Fino al momento dei calci di rigore. 

IL GESTO - Come racconta El Desmarque, Morata si è offerto in prima persona di calciare uno dei rigori della squadra spagnola. Luis Enrique, poco prima di ufficializzare la lista, è andato da lui e l'ha abbracciato. E Alvaro, ricevuto il sostegno di tutti i compagni, si è andato subito a posizionare sulla riga insieme alla squadra, in attesa del suo turno. Arrivati al quarto penalty, Morata si è avvicinato alla palla serio e con gli occhi fissi sulla sfera: tiro basso e morbido, facile preda di Donnarumma. 

LE REAZIONI - In Spagna però sono con lui. Marca non l'ha inserito tra i migliori di Euro2020, ma ha sottolineato la grande prova d'animo in tutte le partite, oltre ai tre gol che lo rendono capocannoniere di squadra del torneo (in totale sono 6 in due competizioni, nessuno come lui nella storia della Roja); per AS, avrebbe invece meritato altra sorte. Eroe e antieroe, di sicuro questo è stato il suo Europeo.