Qualche giorno più tardi, come ricorda Tuttosport, un servizio fotografico della famiglia Morata – composta dalla moglie Alice Campello più i tre figli -, al centro sportivo della Continassa, tutti rigorosamente in maglia bianconera. Tutti indizi che, se messi in fila, sembrano delineare l’addio dell’attaccante spagnolo alla Juventus.
Tra i dubbi, una certezza, l’amore di Morata per la Vecchia Signora. A marzo, dopo la querelle mercato invernale, dichiarò: “La mia voglia di Juve non è mai andata via. Io sono contento di arrivare ogni giorno all’Allianz, faccio vedere ai miei figli lo stadio e loro mi chiedono di mettere l’inno della Juve ogni mattina e quindi sono felice. Se non sarò qui l’anno prossimo sarò il primo tifoso bianconero. Purtroppo il mio futuro non dipende da me”. Anni prima, nel 2017, a Cardiff, lui sollevava la coppa dalle grandi orecchie in maglia merengue, al suo fianco gli ex compagni che sfogavano la frustrazione di aver perso la finale di Champions League: “Mi dispiace per la gente bianconera perché ce l’ho ancora nel mio cuore”.
Massimiliano Allegri ha già dimostrato di avere stima nei confronti di Morata, lo ha fatto trattenendolo nonostante le avance del Barcellona a gennaio e l’arrivo di Vlahovic alla Juventus. Quest’estate, però, la situazione cambia. L’Atletico Madrid non sembra essere intenzionato a concedere uno sconto alla Juventus per il riscatto del cartellino dello spagnolo, precedentemente pattuito per 35 milioni di euro. Dall’altra parte, c’è l’Arsenal che spinge e, secondo Tuttosport, sarebbe pronto a spendere 27 milioni di euro. Un presente con le valigie in mano, un futuro da disegnare, una certezza: comunque vada, Morata rimane un “gobbo vero”.