LA FORMULA - "Per noi è sempre stata la prima scelta" ha dichiarato Andrea Pirlo, che dopo la resistenza dell'Atletico Madrid nel farlo andare via avevano cambiato obiettivo puntando su Dzeko e Suarez. Telenovele durante un'estate intera e affari mai andati in porto, prima di ribussare alla porta dei Colchoneros e affondare il colpo decisivo per Morata. Paratici aveva detto che in un periodo complicato come quello che stiamo vivendo a causa del Covid, i dirigenti avrebbero dovuto lasciare spazio alla fantasia per il trasferimento dei giocatori. Ingegnarsi per trovare formule che andassero bene a tutti. Teoria messa in pratica sull'asse Torino-Madrid, quando il CFO della Juve ha convinto l'Atletico a cedere Morata con un prestito oneroso di 10 milioni e il diritto di riscatto fissato a 45, o la possibilità di prolungare il prestito per un'altra stagione pagando altri 10 milioni con il diritto di riscatto che alla fine del 2021/22 scenderebbe a 35 milioni.
IL PIANO - Difficile pensare che la Juve aspetterà tanto tempo per prendere Alvaro a titolo definitivo. I bianconeri vogliono riscattarlo il prima possibile e blindarlo per evitare eventuali assalti di altre big europee. Nei pensieri della società Morata è l'attaccante del presente e del futuro, al netto delle altre strategie di mercato una delle priorità è quella di cambiare la formula di Morata e metterlo subito sotto contratto con la Juve. Un bomber per Pirlo, la scelta giusta di Paratici.