commenta
Il lunedì è sinonimo di ripartenza, in questo caso anche di ritorno. In mezzo a tante settimane, mille voci, troppi nomi, il giorno decisivo è stato un lunedì di fine settembre: l'Atletico decideva di affondare per Luis Suarez (chiuso soltanto nella serata di ieri) e comunicava ad Alvaro Morata la possibilità concreta di cederlo. Una situazione che ha trovato il favore dell'attaccante spagnolo: nessuna reazione scomposta, se non un gran sorriso, bello largo. Con l'apertura del Madrid, Fabio Paratici poteva effettuare il passo decisivo e definitivo per il ritorno del 'nueve' alla corte dell'amico Andrea Pirlo. 

LE TELEFONATE - E proprio Pirlo è stato protagonista, ancora una volta a far pesare tutta la voce che ha da allenatore e sul fronte mercato. Tra le telefonate ricevute da Morata, quella del Maestro ha avuto un posto speciale: l'ha rassicurato e caricato, quindi preparato a una stagione in cui alla Juve ricoprirà un ruolo importante e non solo in campo. Ruolo che è stato sottolineato anche da Paratici, nello stesso giorno e con identiche modalità: lunedì, il CFO ha seguito l'esempio del tecnico e ratificato la sterzata bianconera sul mercato. Non c'era più tempo da attendere o da perdere, e l'occasione con l'Atletico si era fatta troppo ghiotta. Mezza giornata a trovare punto d'incontro e ancora, eccolo, il sorriso di Morata a sigillare un ritorno romanticissimo.