SULL'ITALIA FEMMINILE - "Dopo un Mondiale o un Europeo è sempre difficile tornare perché questi eventi ti danno una stanchezza mentale che però non deve essere una giustificazione perché dobbiamo essere all’altezza di tenere certe pressioni a livello internazionale”.
SULLA CRESCITA DEL MOVIMENTO - “Dopo il lavoro svolto da Michele Uva, serve ora un nuovo progetto di consolidamento e di allargamento della base e un miglioramento della squadra nazionale. in Inghilterra investono 15 milioni, in Germania e Francia 10 milioni noi solo 4 milioni e si vede”