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L'ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi ha parlato dell'era Berlusconi nel suo consueto editoriale su Libero. Moggi conferma che ai tempi della Juve Berlusconi gli offrì un posto in rossonero e lancia delle accuse, neanche troppo velate, su chi potrebbe aver diffuso le intercettazioni che di fatto hanno segnato la nascita di Calciopoli.

"Chi scrive ha conosciuto Berlusconi come rivale ma anche come possibile proprietario", scrive Moggi. "Mi aveva infatti offerto la possibilità di dirigere il Milan. Ricordo il tempo trascorso a Palazzo Grazioli nel giorno in cui bisticciava politicamente con Follini, i suoi modi garbati e accattivanti per convincermi a cambiare casacca. Mi svelò che la Figc possedeva alcune mie intercettazioni prive però di qualsiasi valenza penale, di cui erano a conoscenza anche Galliani (allora vicepresidente del Milan e presidente della Lega Calcio), Carraro (allora presidente Figc), il Generale Pappa, Capo Ufficio Inchieste della Figc. Furono proprio quelle intercettazioni a esplodere sui media qualche giorno dopo la mia chiacchierata di Palazzo Grazioli, magari per mano di qualche non meglio identificato tifoso (?) milanista meno forte in quel momento. Ho ringraziato e ringrazio Berlusconi per la stima nei miei confronti, magari gli riservo una critica per quello che non ha fatto all'esplosione di Calciopoli: sapeva che sabbero stati penalizzati degli innocenti, evidentemente anche per lui era prioritario abbattere il dominio juventino."