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Luciano Moggi fa il punto sull’undicesima giornata di Serie A, al via oggi con il big match Milan-Juventus, nel suo consueto editoriale per Libero: “Stasera si recita alla Scala del calcio. San Siro si accende per illuminare Milan-Juve. Un tempo era questa la partita clou, adesso è in ribasso e non per colpa della Juve. Il Milan, dopo l’avvento dei cinesi e la rivoluzione della rosa, ha inanellato 4 ko che lo stanno relegando all’ottavo posto a ben 9 punti dalla terza, proprio la Juve, a pari con la Lazio (…). Dice Montella che al Milan di adesso basterebbe una scintilla per ritrovarsi e oggi potrebbe essere l’occasione buona: ma è importante che la scintilla non provochi un incendio, nel caso di sconfitta milanista. La Juve dal canto suo va a San Siro per portarsi via i tre punti e non perdere terreno da Napoli e Inter. Viene da una vittoria casalinga contro la Spal, seguita dai mugugni di Allegri (...) Calo di tensione? Così lo definisce il mister e lo imputa alla presunzione dei suoi. Ma se questo è davvero il suo intendimento allora anche Max deve prestare attenzione perché schierare assieme Higuain, Dybala, Bernardeschi e Douglas Costa equivale a dire alla propria squadra che l’avversario è debole, oltre a non tenere in considerazione lo stato precario della propria difesa e l’eventuale inferiorità numerica a centrocampo”.