Juventus, Thiago Motta e Vlahovic, parla Moggi
MOGGI- "A Thiago Motta non piace tanto Dusan Vlahovic. Inter Juve? Il derby d’Italia che in altri tempi entusiasmava per il gioco delle due squadre, che solitamente finiva con vittorie risicate e pochi gol, nell’ultima edizione ha debordato, è finito in parità, 4-4, generando comunque grande entusiasmo nelle persone presenti allo stadio e sicuramente nei telespettatori. Entusiasmo certamente non condiviso dagli addetti ai lavori la cui visione diventa invece tutt’altro che allegra essendo stata una gara piena di errori, soprattutto difensivi, che alla fine, ha probabilmente indispettito, prima di tutti, i due allenatori, facendo anche balenare nella mente della gente l’idea che il Napoli possa vincere questo campionato".
ANCORA MOGGI- "Soprattutto se l’Inter non recupererà quanto prima il suo giocatore Calhanoglu abile nel cucire il gioco della squadra nerazzurra e anche realizzare gol di ottima fattura, oltre al recupero della forma di Lautaro che nel passato deliziava per i gol che sapeva mettere a segno, che adesso mancano. Se la stessa Juventus non recupererà al più presto Koopmeiners e Gonzalez, i due giocatori più rappresentativi, che possono incoraggiare i tanti giovani bianconeri mettendo a disposizione il loro mestiere e la loro esperienza".
VERSO IL PARMA- "Domani l’Inter impegnata al Castellani contro la matricola Empoli e la Juve all’Allianz contro il Parma godono del pronostico ma dovranno essere meno sbadate se vogliono rincorrere e raggiungere Conte nella corsa allo scudetto. Ha fatto clamore la panchina iniziale di Yildiz e ancor più la sua chiamata in sostituzione di Vlahovic quando la squadra stava perdendo 4-3: in tanti a domandarsi perché togliere Vlahovic. Su questo argomento vi diamo il nostro modesto parere che potrebbe anche essere vicino al pensiero del mister. La Juventus di Thiago poggia su un attacco con al centro Vlahovic che, essendo forte di testa, dovrebbe essere alimentato dai cross dalle fasce: a destra Cambiaso (Gonzalez) e Conceicao, a sinistra Yildiz. Le partite fino ad ora disputate dicono che la fascia destra funziona, la sinistra meno perché Yildiz, essendo più portato a saltare gli avversi con i suoi dribbling, rallenta il gioco e serve poco l’attaccante: potrebbe essere questo il motivo della sua panchina iniziale, con Weah al suo posto, essendo lo statutinense più portato a scorrazzare sulla fascia e fare sponda con Vlahovic. Ci aiutano in questa valutazione le sue precedenti prestazioni sulla fascia, non proprio eccezionali, che, probabilmente, potrebbero aver convinto il mister ad utilizzarlo in maniera diversa, assecondando di più le sue caratteristiche, come “finto nove” magari pensando di più a creare superiorità numerica davanti, approfittando del suo scatto e la sua disposizione a saltare l’uomo e calciare in porta. D’altra parte esperimento riuscito".