IL PERCORSO - Un colpo in prestito con obbligo di riscatto a 12 milioni di euro e un possibile cambio maglia in un futuro non così lontano. L'addio burrascoso venne raccontato anche dallo stesso attaccante polacco: "Non puoi prendertela con un giocatore se vuole andare via. Il Napoli, poi, non comunicava coi club dove sarei voluto andare e cui sono stato molto vicino. Qual è il club? Non posso dirlo ma è una squadra italiana... Non penso che un giocatore possa essere messo da parte in questo modo per tanti mesi, non è giusto". E quindi appare quasi superfluo sottolineare la sua voglia di rivalsa. Sì, perché un anno e mezzo dopo alla Juve ci è arrivato davvero, come supporto e alternativa in un attacco che aveva in Dusan Vlahovic il primo nome. Il veloce adattamento e gli infortuni del serbo (che anche stasera non ci sarà) l'hanno portato ad essere il protagonista assoluto della serata, il nome al centro dell'attacco bianconero. E il grande ex che può colpire. Proprio come...
ISPIRAZIONE E NUMERI - ... Gonzalo Higuain. Il Pipita, infatti, da ex è diventato un vero incubo per il Napoli. Sei gol contro gli azzurri, uno dei quali segnato proprio di venerdì sera al San Paolo (oggi Maradona), dopo le molte polemiche a distanza anche con De Laurentiis, a cui venne "dedicata" l'esultanza. Una rete, tre punti in una sfida dall'alto peso, proprio come quella di stasera. E allora, ecco, che tra coincidenze e speranze, Milik non può che sognare una serata simile a quella del Pipita. Fin qui sette gol in 22 presenze, di cui 5 in campionato (3 negli ultimi 15', record in A), da cui sono scaturite 4 vittorie e un pareggio. Il suo impatto alla Juve è stato impressionante, tanto da guadagnarsi già il riscatto a fine stagione. Una rete stasera, tre punti e una Juve a -4 dal Napoli: sarebbe la missione perfetta, il ritorno più succoso per il polacco, la rivincita verso chi lo escluse più di due anni fa. Il sogno di Arek per zittire i fischi.