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La Juventus Women al Puma House of Football è ospite del Milan per la terza giornata di Serie A femminile. Porta a casa i tre punti grazie ad Arianna Caruso. Queste le nostre pagelle:

PEYRAUD-MAGNIN 6- Brava a deviare il cross di Guagni in angolo nel primo tempo.

BOATTIN 6,5- Ruolo inedito, Montemurro la schiera a destra. Un avvio con qualche difficoltà ma cresce con il passare dei minuti. Da una sua ripartenza nasce la conclusione di Bonansea che impegna Giuliani. 

LENZINI 7- Avvia un duello con la ex di turno Andrea Staskova, se la cava bene e riscatta l'errore commesso contro la Samp. Legge bene molte situazioni, buona la sua gara.

CASCARINO 6,5- Solida, non brillante come le prime apparizioni ma fa il suo lavoro bene. 

NILDEN 5,5- Un primo tempo in sordina, un solo scavetto preciso per Grosso. Nella ripresa avvia un duello con Lauriente in velocità che dura 45 minuti, tiene bene. 

CARUSO 7- Nuovo ruolo, più lontana dalla porta. Forse non esalta al meglio le sue caratteristiche. Alla fine però è lei che regala i tre punti. 

GROSSO 6- Nel primo tempo la più viva. Nella ripresa cala, si fa vedere meno. 

CANTORE 6,5- Un bel primo tempo, sempre nel vivo dell'azione, propositiva. Dal 46' Thomas 5 entra in campo ma non in gara. Lenta e fuori dal gioco. 

GARBINO 5- Ammonizione doverosa per fallo su Bergamaschi che stava scappando. Di certo non replica la gara contro la Sampdoria, si vede poco. Dal 64' Bonansea 6,5 salta subito Guagni e calcia in porta facendo fare gli straordinari a Giuliani. Sul gol di Caruso ci mette lo zampino.

BEERENSTEYN 6- Poteva fare meglio di testa sul pallone di Girelli, spreca qualcosa di troppo però spende e lavora molto per la squadra. Dal 92' Bellucci S.V.

GIRELLI 6- Non la sua miglior prestazione ma quando si accende può fare la differenza: il cross per la testa di Beerensteyn lo dimostra. Dal 64' Nystrom 6 brava in occasione dell'assist chiave per Caruso. 

All. MONTEMURRO 6- Probabilmente al gol di Caruso tira un sospiro di sollievo anche lui. Bisogna tenere il passo della Roma e l'intuizione di Nystrom e Bonansea è vincente.