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Un'estate ben diversa quella di Juventus e Milan, che domenica si ritroveranno a San Siro dopo l'amichevole negli Stati Uniti vinta dai bianconeri. Da una parte chi, come i rossoneri ha cambiato tanto con nove giocatori nuovi; dall'altra invece chi ha mantenuto praticamente la stessa rosa con solo due veri nuovi acquisti. La sfida anche tra due modi diversi di fare mercato, non opposti ma differenti. Troppo semplicistico sarebbe, come scrive Tuttosport,  etichettare il Milan come la società che sceglie i giocatori con l’algoritmo Moneyball e la Juventus come quella che si affida alle intuizioni sul campo di osservatori e dirigenti. Entrambe mixano i due aspetti anche se da quando nell’estate 2022 RedBird ha acquistato la società rossonera ha incrementato il ricorso alle statistiche e il peso dell’algoritmo. CHAMPIONS E BILANCI - Anche la situazione economica dei due club, con il Milan che ha chiuso il bilancio in positivo mentre la Juve registra un rosso superiore ai 100 milioni (nonostante una forte riduzione delle perdite), ha condizionato l'operato delle due dirigenze. I rossoneri, oltre alla vendita di Sandro Tonali, hanno potuto investire sul mercato più di 100 milioni grazie ad  un’opera di razionalizzazione dei costi avviata da tempo. Razionalizzazione che la Juve, con Cristiano Giuntoli in  prima fila, ha iniziato quest'estate. Senza dimenticare ovviamente i ricavi dalla Champions League, competizione che la Juventus si era guadagnata sul campo ma poi si è vista togliere dalle vicende giudiziarie, proprio a vantaggio del Milan, che era arrivata dietro i bianconeri in classifica. Un fattore questo, che vale almeno 80 milioni di euro e che chiaramente ha inciso sulle possibilità delle due squadre di agire.