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Un Sinisa Mihajlovic spazientito dalla sconfitta del suo Bologna contro la Juventus e dalla lunga attesa che gli ha riservato Dazn prima di interpellarlo nel postpartita, ha commentato il 4-1 incassato in casa dai bianconeri nell'ultima giornata di Serie A: "Stasera non sono mancati tanto gli stimoli, ma proprio la qualità, in entrambe le fasi. Queste sono partite che non dovremmo mai fare. La Juve ha meritato e faccio i complimenti a Pirlo per la qualificazione in Champions, anche se mi dispiace per Gattuso. Noi abbiamo fatto una gara proprio da finale di stagione: si può parlare, motivare, fare salti mortali e tutto, ma se poi entriamo in campo così non mi piace. Si può anche perdere, ma abbiamo fatto una figuraccia e questo non mi va! Abbiamo fatto bene quasi tutto il campionato e spesso abbiamo giocato meglio di squadre più attrezzate di noi, ci siamo tenuti lontani dalla bagarre retrocessione, a metà classifica, ma quando giochiamo partite come questa mi girano le scatole".

MERCATO - "Speriamo di prendere una punta per la prossima stagione e vedremo se quest'anno era mancata o no. Abbiamo finalizzato molto meno di quanto creato, magari con un centravanti giocavamo meno bene ma facevamo più gol, non so... comunque possiamo migliorare la squadra in tutti i reparti. Abbiamo un'identità precisa e una certa mentalità, ma dobbiamo finalizzare meglio e non possiamo prendere gol ogni partita, si deve proteggere meglio la porta. Oggi a volte anziché stare stretti e aggressivi a zona andavamo dietro ai giocatori della Juve. Il terzo gol, quello di Rabiot, non ha nessuna logica dal punto di vista della difesa".

ALTI E BASSI - "Normale quando fai una squadra coi giovani. Ci sono partite che ti fanno divertire e altre in cui sembra che non abbiano mai giocato a calcio. Devono trovare più continuità, e stiamo lavorando su quello. Da quando sono arrivato io sono migliorati molto, ma devono metterci più passione e ambizione, tutto quello che ti permette di andare oltre l'ostacolo. A volte invece ci accontentiamo e sembriamo mosci! Capisco che sono giovani, ma bastano uno-due anni e diventi vecchio in un attimo, non puoi commettere gli stessi errori."

FUTURO - "Nel calcio come nella vita, non si sa mai. Oggi sono qui, domani posso essere qua, dopodomani posso essere da qualche altra parte. Magari mi mandano via o me ne vado via io, chi lo può sapere! Il futuro è futuro, se ne parlo adesso è presente. Vedremo, mica dipende da me quando ne parliamo. Intanto ho un contratto di due anni".